Midnight in Paris - l'ultimo film di Woody Allen

Ieri sera ho visto Midnight in Paris, l'ultimo di Woody Allen, e l'ho trovato eccezionale.

Non un film ma un sogno.

C'è Owen Wilson che interpreta questo pseudo-scrittore californiano innamorato degli anni '20 parigini, incastrato in una relazione tipicamente alla Woody Allen (piena di incomprensioni e totalmente assurda).

Beh, è un film magico, io ho letteralmente avvertito di star sognando. Era parecchio che un film non mi coinvolgeva così tanto, così fluido da farmi dimenticare che dietro c'era una regia, un montaggio, un lavoro su luci, colori, suoni e recitazione (e io di solito ci sto parecchio attenta a queste cose, perché mi diverto un sacco).

Parlare di "sogno" sembra un commento edulcorato e anacronistico. In realtà si è trattato realmente di una fluidissima esperienza onirica, una favola.

Owen Wilson passeggia per Parigi una notte e, non si sa in che modo, finisce negli anni '20. Lì incontra il meglio del meglio di quell'epoca: Hamingway, Picasso, Dalì, Bunuel, Man Ray, i Fitzgerald... e discute con loro del suo libro, splendido quando Hamingway lo presenta a Gertrude Stein la quale sta cercando di calmare Picasso, geloso di Adriana, la sua amante del momento.

Successivamente, proprio con Adriana, Owen finisce nella Belle Epoque, a parlare con Cezanne, Matisse e... Toulouse- Lautrec!!!

Per me è stato incredibilmente magico. Un film che parte da uno spunto banalissimo e trito e ritrito ma ne tira fuori un capolavoro di atmosfera e magia.

Mi sarebbe piaciuto postare un'altra parte del film, anziché il trailer, che secondo me per nulla rende la reale essenza impalpabile del film. Ma purtroppo non ho trovato la sequenza che mi interessa, e tantomeno scene interessanti in italiano. Ci sarebbe il dialogo tra Dali e Owen (surreale, ovviamente!), ma aspetto di trovarlo tradotto.

Ecco quindi il trailer. Consiglio a tutti di andarsi vedere al cinema questo gioiellino!!