mercoledì 4 gennaio 2012

Londra cyberg-vittoriana!

Eccomi tornata da Londra, la vecchia signora cyber-vittoriana.

Mi è piaciuta? Sì, anche se non infinitamente, ma già ne conosco il motivo: tanto troppo in fretta, e soprattutto tanti, tanti, troppi umani tutti in una sola città.

Vorrei fissare qui le cose che più ho adorato, e che amerò ricordare.

Su tutto, Camden Town, la via dello shopping goth-rave-kitsch-lolita, con il celebre Cyber Dog.



Per chi non lo sapesse o ancora non lo avesse visitato, si tratta di un negozio letteralmente folle, tutto neon e luci strobo, che vende l'abbigliamento più discotecaro, eccessivo e futuristico immaginabile.

E' inserito in un contesto completamente alla Blade Runner, con tutti i bistrò all'aperto di cibo orientale. Il suo ingresso ha queste 2 enormi statue che hanno il sapore della cyberg Maria di Metropolis.



Beh, all'interno, oltre ad innamorarmi dell'atmosfera da rave eccessive shopping, sono rimasta piuttosto colpita dall'abbigliamento e dall'aspetto fumettosissimo di 2 commesse, vere e proprie incarnazioni di personaggi alla Alita o, nuovamente, alla Blade Runner.

La prima, minuscola sui suoi zepponi di 20 cm, avrà avuto il giro vita di 15 cm! XD Testa rasata ad eccezione della frangia, completamente verde.

La seconda, lunghi capelli con la riga in mezzo, che cadevano blu a destra e verdi a sinistra, piercing sul labbro inferiore e, mai visto, pure nel centro del labbro superiore. Totally cyberg-dressed, addolciva il suo look con calzoncini dalla texture a dolcetti e caramelle. Una ragazza bellissima.



Sarà, ma tra gli inglesi con cui ho parlato, queste 2 ragazze si sono rivelate le più cordiali e sorridenti :)

Altra meraviglia, questa decisamente opposta, il S. James Park, il parco che introduce a Buckingham Palace, con tutte le sue paperelle, anatrelle, corvi alla Edgar Allan Poe e scoiattolini grigi!!!



Nella mia top parade, infine, una coppia che ho incontrato in metro la notte di Capodanno. Meravigliosi, non so perché ma mi hanno trasmesso tanta serenità, un messaggio positivissimo per il nuovo anno.

Ok, lo ammetto, aspettare la mezzanotte per vedere i fuochi sul Tamigi in mezzo a milioni di persone per me non è stato il massimissimo (specie perché, munita di non 1 ma ben 2 ombrelli, chissà come mai restavano sempre in hotel ad aspettarmi belli asciutti XD), però è esaltante il fatto di aver vissuto un'esperienza completamente nuova.

Ecco, al rientro e al riparo dalla folla, salgo in metro, direzione Lancaster Gate, e vedo queste 2 persone che si siedono di fronte a me. Due mulatti, credo. Lui circa 40 anni, lei una trentina. Lei grande, imponente, una gran stazza, piuttosto sovrappeso, e questi occhi grigi meravigliosi. Lui le parla con una dolcezza infinita, ha occhi solo per lei nonostante il gruppetto rumoroso e colorato di spagnole lì a fianco.

Lei ha una calza smagliata, la noto, lei vede che la noto, e fa per coprirla. Ma con una dignità, una dolcezza... Non riesco a non guardarli.

E così, scendendo alla mia fermata, li guardo, e mi guardano pure (avranno pensato ma che c'ha sta qua?!), gli sorrido e dico Happy new year... e loro mi sorridono, e mi rispondono, happy new year...

Boh, nulla di ché, ma bello... e la parte migliore, è che non so perché ne sia rimasta tanto colpita. Dignità e unità.

Ecco, concludo qui il mio personale resoconto, in cui ho volutamente evitato di parlare della bellezza dei musei e delle maggiori attrazioni turistiche (come il museo di cere di Madam Tussaud!)

2 commenti:

  1. Fantastica come sempre! Con la tua descrizione mi hai trasmesso curiosità, positività e dolcezza!

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  2. Eeheh, grazie mille Chiaretta!

    Non è un vero e proprio racconto, è una piccola rassegna di suggestioni leggere e, sì, positive :)

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